Luca: un film per sconfiggere le proprie paure

Di Alessandra Vita

«Il pesce mostruoso, che fu preso nella vicinanza di Varigotti tra Finale, e Savona, era di colore caffè, della lunghezza di circa quattro ale di Francia, piccolo verso la coda, e successivamente s’ingrossava verso il capo, nel quale consisteva la maggiore grossezza, e la sua mostruosità, mentre aveva una pelle a guisa d’un cappuccio de’ padri domenicani». Conte Carlo Bartolomeo Molinari, Lettera al principe Eugenio di Savoia relativa alla cattura di un mostro marino, 29 agosto 1709

Una scena del film Luca

La Liguria è una terra ricca di miti e leggende locali: andandoci in vacanza da quando ero piccola ho avuto modo di assaporarne le più disparate. E proprio in Liguria è ambientato Luca, il nuovo film di animazione Disney Pixar diretto dal genovese Enrico Casarosa.

Alla notizia dell'uscita di questo lungometraggio avevo solo un timore: la rappresentazione stereotipata dell'italiano in stile Tony e Joe di Lilli e il vagabondo. Questa preoccupazione si è però dissolta non appena è iniziato il film. Luca infatti non mostra lo stereotipo ma la tradizione, il folklore e la storia dell'Italia tra gli anni '50 e '60. Dalle canzoni del Quartetto Cetra, Bennato, Mina, Morandi e Rita Pavone ai cartelli pubblicitari della Vespa (che ci ricorda il film Vacanze romane di Wyler, la cui locandina appare anche in Luca), dalla foto di Mastroianni alla locandina de La strada di Fellini, il cartone animato è un ritratto perfetto dell'Italia di quegli anni. Un'atmosfera quasi neorealista e degli elementi di fantastico si amalgamano creando un universo narrativo affascinante.

La locandina de La strada in Luca

La locandina di Vacanze romane in Luca

La fotografia di Marcello Mastroianni in Luca

Ma di che parla Luca? (Da qui in poi l'articolo conterrà spoiler)

Il film è la storia di un mostro marino appena entrato nell'adolescenza, Luca. Il giovane è affascinato dal mondo in superficie ma non osa andarci, poiché gli umani di solito uccidono i mostri marini. Un giorno Luca fa la conoscenza di Alberto: anche lui è una creatura del mare ma vive sulla terraferma, trasformandosi in un umano non appena la sua pelle si asciuga dall'acqua. Con l'aiuto del suo nuovo amico, Luca trova il coraggio di fare ciò che prima lo spaventava. Insieme i due sognano di viaggiare per il mondo in libertà a bordo di una vespa, si iscriveranno a una gara per potersela comprare e faranno la conoscenza della grintosa Giulia e del vanesio e prepotente Ercole Visconti.

La trama è davvero semplice. La Pixar si è sempre dedicata a temi molto delicati e adulti, quindi questa sorta di cambio di direzione può stranire. Luca è un racconto di formazione, particolarmente adatto a bambini e adolescenti ma è una visione piacevole anche per i più grandi.

Il primo tema di questo film è l'importanza dell'amicizia quando si inizia a crescere. Quando si passa dall'infanzia all'adolescenza si iniziano ad avere più insicurezze: cambia tutto, a cominciare dal proprio corpo, si inizia a sentirsi diversi. Proprio per affrontare al meglio questo passaggio avere un amico fidato vicino è fondamentale. Non è facile trovare qualcuno che apprezzi i tuoi pregi e i tuoi difetti, qualcuno che ti spinga a migliorarti e a mettere a tacere "il Bruno" nella tua testa che non ti fa uscire dalla tua comfort zone: l'amicizia tra Luca e Alberto è quanto di più sincero ci possa essere. I due ragazzi sono uno la salvezza dell'altro e vedere lo sviluppo del loro legame è una delle parti migliori del film.

Una scena del film Luca

Un altro tema importante è il bullismo. Ercole Visconti, il campione della Portorosso Cup, è il classico bullo: egli ha una comitiva di gente che gli sta attorno solo perché ha paura di lui, e minaccia e usa la violenza contro chi vede come più debole. Ercole definisce Luca, Alberto e Giulia degli "sfigati". I tre però imparano a sfruttare questo a loro vantaggio, facendo gruppo per provare a mettere fine a quel regno del terrore. Certo, il tema de "l'unione fa la forza" non è particolarmente originale ma è sempre utile ribadirlo anche ai più piccoli.

I contenuti centrali di Luca però sono il diverso e il pregiudizio. Molti hanno trovato in questo film degli elementi simili a La sirenetta: per me però c'è una differenza fondamentale. Re Tritone considera gli umani dei selvaggi per puro pregiudizio, non ha un vero motivo per odiarli e impedire ad Ariel di recarsi in superficie. In Luca invece sono gli umani ad avere un pregiudizio nei confronti dei mostri marini e a ucciderli: i timori dei genitori di Luca sono quindi fondati.

Sia Tritone sia i genitori di Luca però compiono un errore, il quale porterà poi i protagonisti a ribellarsi alle loro regole: non ascoltano i loro figli. Tritone, pensando di agire per il bene di Ariel, distrugge la caverna della sirenetta, quasi con violenza, senza ascoltare le sue obiezioni. I genitori di Luca invece vogliono mandare il giovane mostro marino negli abissi, ben lontano dalla terraferma, senza curarsi dei sentimenti del figlio. Questo messaggio rivolto ai genitori è davvero interessante. Spesso si pensa di agire per il bene di qualcuno, ma crescere significa anche lasciare che i propri figli cadano con le loro gambe.

Tornando al pregiudizio degli umani, è importante notare come questo nasca da una paura irrazionale per ciò che non si conosce. Solo avendo modo di approfondire la conoscenza di Luca e Alberto alla fine gli uomini capiscono che non è importante quale forma abbiano: loro restano sempre Luca e Alberto. Questo messaggio è davvero importante, soprattutto per i giorni nostri. I mostri marini sono un'allegoria per ogni forma di "diversità" che viene discriminata dalla nostra società: dall'etnia all'orientamento sessuale, dalla disabilità ai bambini vittime di bullismo. Certo, non tutti riusciranno ad aprire le proprie menti a questo discorso, il mondo sarà sempre pieno di gente come Ercole Visconti ma, come dice la nonna di Luca, "basta sapersi circondare dalle persone giuste".

In conclusione Luca è un film per affrontare ogni tipo di paura: quella di Luca nel lanciarsi in nuove esperienze, quella dei genitori di lasciar crescere il proprio bambino, quella degli umani nei confronti del diverso.

Credo sia davvero importante per i più piccoli empatizzare con questi personaggi, imparare concetti così fondamentali per creare una società migliore e magari sentirsi capiti e rappresentati. E forse, viste le notizie che si sentono in giro, da Luca potrebbero imparare qualcosa anche molti adulti.

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