Eastrail 177 Trilogy: il (non) Cinefumetto perfetto

Di Davide Gravina


Elijah (Samuel L. Jackson), Kevin (James McAvoy) e David (Bruce Willis) nel film Glass (2019)


Oggi, mercoledì 7 luglio, esce nelle sale cinematografiche italiane Black Widow. Il film è basato su Natasha Romanoff/Vedova Nera, personaggio tratto dai fumetti Marvel Comics. Non sappiamo ancora il valore della ventiquattresima pellicola del Marvel Cinematic Universe, ma ciò che conosciamo è la qualità del miglior non-cinefumetto mai realizzato. 

David Dunn (Bruce Willis), Elijah Price (Samuel L. Jackson) e Kevin Wendell Crumb (James McAvoy): loro sono i protagonisti di una delle migliori saghe supereroistiche che il cinema ricordi: Eastrail 177 Trilogy.

David è un uomo indistruttibile, probabilmente il più forte del pianeta, senza nessun punto debole dal punta di vista fisico. Elijah è, invece, malato di osteogenesi imperfetta, una malattia genetica che rende le sue ossa estremamente fragili e quindi esposte a continue fratture. Kevin è affetto da disturbo associativo dell’identità. Come possono questi tre personaggi reggere il confronto con Vedova Nera, ma anche con altri supereroi ancora più iconici come Superman o Batman?

Cominciamo dalle trame dei film che compongono la trilogia diretta da M. Night Shyamalan. Unbreakable - il predestinato narra di David che scopre di essere indistruttibile grazie al fatto di essere l’unico sopravvissuto di un disastro ferroviario e grazie, soprattutto, agli indizi lasciati dal maggior esperto di fumetti degli Stati Uniti, Elijah. Split racconta invece del rapimento di tre ragazze ad opera di alcune delle molteplici personalità di Kevin. Glass, infine, vede i tre protagonisti rinchiusi in un manicomio alle prese con una dottoressa che ha il compito di convincerli di non avere superpoteri. 

Come è facile intuire già da uno sterile riassunto, la trilogia ha pochi legami con i cinefumetti ed anzi non possiede la caratteristica primaria che li definiscono: nessun personaggio è tratto da un fumetto, sono tutti nati dalla mente di Shyamalan. Oltre a questo requisito non rispettato, i film presentano evidenti tratti non in linea con i classici film supereroistici. Prima di concentrarmi su di essi ritengo utile fare una breve digressione sulla nascita della trilogia: Split, del 2016, non doveva essere legato ad Unbreakable, uscito nelle sale 16 anni prima; Shyamalan ebbe però un’intuizione che si rivelò vincente: unire i due universi narrativi era l’idea giusta per poter scardinare ogni peculiarità fino ad ora conosciuta nei film per supereroi. 


David Dunn (Bruce Willis) nel film Unbreakable (2000)

Non penso ci sia miglior modo per cominciare un’analisi della saga se non quello di iniziare dai protagonisti. David, come già detto, è indistruttibile, ma questo non è sinonimo di perfezione. 
La sua vita non potrebbe esser più triste: vive separato in casa con la moglie, ha un figlio che non riesce fino in fondo a capire ed amare, fa un lavoro che non lo entusiasma e non ha alcuna distrazione che possa allontanarlo da tutto questo. Scena chiave in questo senso è la seconda di Unbreakable: vediamo David seduto sul treno che si toglie la fede non appena si siede accanto a lui una bella donna; ricevuto il suo rifiuto, dopo un goffo tentativo di avance, il viso di David mostra ancora di più la solitudine che lo caratterizza. Questa scena rappresenta, oltre al costante senso di avvilimento di David, il preludio del disastro ferroviario che darà, effettivamente, inizio al film. 
All’opposto di David troviamo Elijah, chiamato fin da bambino, per via della sua malattia, “l’uomo di vetro”.  È a causa di questa patologia che Elijah sviluppa la passione per i fumetti: non potendo uscire di casa, poiché correrebbe troppi rischi, trascorre tutto il giorno a leggere. È questa sua condizione che lo porterà a sviluppare ciò che possiamo definire il suo superpotere, di cui parlerò meglio più avanti.
Assente in Unbreakable ma protagonista di Split è Kevin. Il personaggio, ispirato alla figura di Billy Milligan, presenta diverse personalità, ognuna delle quali ha un suo carattere oltre ad uno specifico nome, età, sesso, nazionalità di origine, quoziente intellettivo e capacità fisiche e mentali. Due personalità, bandite in precedenza dalle altre poiché responsabili di aver fatto del male a Kevin, riescono ad appropriarsi della luce (così definito il luogo del cervello dove le identità prendono possesso del corpo di Kevin). Le due identità sono Dennis e Patricia: si assumono il compito di proteggere Kevin e per fare ciò, oltre all’aiuto della personalità Hedwig, un bambino di 9 anni, sono convinti che sia indispensabile la manifestazione della Bestia. Quest’ultima è la 24esima identità di Kevin con disumani poteri fisici. 

Kevin Wendell Crumb (James McAvoy) nel film Split (2016)

È quasi irripetibile che tre personaggi, con somiglianze e differenze, siano così approfonditi in un film supereroistico (penso al Pinguino di Batman - il ritorno di Burton del 1992 e al Dottor Octopus di Spider-man 2 di Raimi del 2004) . 

Una delle maggiori affinità che possiamo riscontrare è nella genesi dei loro superpoteri: la loro sofferenza. 

David si trova sul treno, che andrà incontro ad una strage raramente vista prima, perché ha fatto un colloquio di lavoro a New York. “La Grande Mela” è la città in cui ha intenzione di trasferirsi, lontano da moglie e figlio. 
La dedizione per i fumetti di Elijah, unita alla sua eterna solitudine, dovute dalla sua malattia, sono la causa della nascita della sua ingegnosa mente criminale. Proprio questa mente può essere definita il suo superpotere. Egli è convinto, traendo questa conclusione proprio dai fumetti, che se esiste al mondo una persona fragile come lui, allora dovrà esistere il suo opposto, un essere invincibile. Per dar prova, a sé stesso e soprattutto al mondo, della veridicità della sua idea, progetta numerose stragi, al solo scopo di trovare quell’essere invincibile. Quando scopre che una sola persona è sopravvissuta, per di più incolume, ad uno dei disastri che lui stesso ha provocato, capisce di aver trovato colui che ha cercato per anni. 

Kevin sviluppa le sue personalità a causa degli abusi subiti dalla madre. La sofferenza che ha dovuto patire quand’era piccolo ritorna quando è ormai adulto. Kevin infatti subisce alcune offese a sfondo sessuale da parte di due studentesse. Queste offese sono la causa che portano Dennis e Patricia a riappropriarsi della luce. Questo è il passo decisivo che porterà alla manifestazione della Bestia. 

Kevin (James MacAvoy) nel film Glass (2019)

La sofferenza dei tre protagonisti è quindi l’origine di ciò che realmente sono. La sofferenza altrui ne è la conseguenza. 
Per trattare questo argomento è bene unire in un solo discorso Elijah e David. I due esistono esclusivamente grazie all’altro. Se non ci fosse stato Elijah, David non saprebbe dei suoi poteri; se non ci fosse stato David, Elijah non potrebbe, secondo la sua idea, soffrire della malattia di cui è affetto. Di conseguenza: la sofferenza provocata, indicata dalle vittime dei disastri causati materialmente da Elijah, è da imputare ad entrambi. 
Per quanto riguarda Kevin, invece, la sofferenza inferta ad altri è da attribuire alle sue identità più malvagie: Dennis, Patricia e la Bestia. Sono loro, infatti, a rapire tre studentesse e ad ucciderne due. 

La studentessa sopravvissuta, implicitamente citata, è il più importante personaggio secondario che incontriamo nella saga. Casey Cook (Anya Taylor-Joy) è una ragazza problematica, incapace di relazionarsi e con una personalità molto riservata. Tutte queste sue peculiarità derivano, in principal modo, dagli abusi subiti dallo zio quando era ancora in tenera età, proprio come Kevin. Casey è l’unica studentessa a sopravvivere poiché, oltre ad evitare stupidi tentativi di fuga, è l’unica che ha sofferto durante la sua vita e per questo la Bestia decide di salvarla: la Bestia è infatti convinta che chiunque abbia già sofferto sia un’anima pura e quindi meritevole di vivere. 
Oltre a Casey incontriamo altri due personaggi importanti che voglio citare. La prima è la madre di Elijah (Charlayne Woodard): è lei che regala i fumetti al figlio per riuscire a donargli attimi di felicità e spensieratezza in una vita che sembra portare solo dolore. 
Il secondo è Joseph Dunn (Spencer Treat Clark): è il figlio di David, il primo a scoprire e a credere, ancor prima di David stesso, nei reali poteri del padre; è soprattutto grazie alla sua tenacia che la loro famiglia non si disgrega. Ho voluto menzionare questi tre personaggi secondari poiché donano ai tre protagonisti un reale legame umano su cui poter fare affidamento. 

Tornando ai protagonisti, vorrei dare ulteriore prova della somiglianza dei tre. Essa risiede nel rifiuto delle idee che la dottoressa Staple (Sarah Paulson), in Glass, cerca di imprimere nelle loro menti. Tutti e tre sanno, nonostante la dottoressa riesca ad insinuare dubbi in David e Kevin, di avere poteri fuori dal comune. La possibilità che questi poteri vengano visti dal mondo intero può provocare una rivolta in grado di alterare la percezione di ogni essere umano. Questa è l’eventualità che la dottoressa deve impedire. 


Elijah Price (Samuel L. Jackson) in Unbreakable (2000)


Ricapitolando: la trilogia narra di tre uomini che, grazie, o a causa, delle loro vite ed in particolare delle loro sofferenze, hanno sviluppato poteri che potrebbero risvegliare le reali potenzialità in ogni essere umano. Sintetizza il concetto meglio di tutti la signora Fletcher (Betty Buckley), la psichiatra di Kevin in Split. Cercando di spiegare ai suoi colleghi ciò che ha scoperto in Kevin e in altri suoi pazienti, pone alcune domande che possono esser viste come un riassunto della vita di Kevin, David ed Elijah: “Questi individui forse, attraverso la sofferenza, hanno svelato il potenziale del cervello? 
È questa la definitiva via d’accesso a tutte le cose che ci sono sconosciute? È da questo che ci viene il nostro senso del soprannaturale?” 


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