Di Silvia Strambi
7 anni fa debuttava su Netflix una delle serie animate più acclamate degli ultimi anni, BoJack Horseman.
Ambientata in un mondo in cui convivono animali antropomorfi e umani, racconta le vicende di BoJack Horseman, un cavallo star di una sitcom degli anni 90. Finiti i giorni di gloria, è ormai caduto nel dimenticatoio e vive dipendente da alcool, sostanze e sesso. La serie racconta la sua vita a seguito dell'incontro con Diane Nguyen, una ghost writer che scrive la sua biografia.
Oltre a loro due nella serie sono presenti tutte le persone che ruotano attorno al protagonista. C'è Princess Carolyn, l'agente/fidanzata di BoJack, una gatta determinata e piena di risorse; c'è Todd, un ragazzo senza un obbiettivo chiaro nella vita che si caccia sempre in avventure assurde; c'è Mr Peanutbutter, un labrador allegro e ottimista, fidanzato di Diane e perfetta antitesi alla negatività del protagonista.
Iniziata come una serie scanzonata e deliziosamente cinica sullo star system e su Hollywoo, BoJack Horseman si è trasformata in qualcosa di molto più profondo. Ha affrontato temi importanti come salute mentale, alcolismo, suicidio, dipendenze e trauma generazionale. Episodi interi sono stati dedicati a questioni spinose (specialmente in America) come la vendita delle armi, le molestie sul posto di lavoro e l'aborto, usando sempre un taglio ironico ma non scontato. Oltre a ciò ci sono vari personaggi non bianchi e appartenenti alla comunità LGBTQ+.
BoJack e Diane in BoJack Horseman (2014-2020)
La serie non ha mancato di rischiare mescolando stili diversi e adottando soluzioni particolari. Flashback che si intrecciano col presente, diversi tipi di animazione, ellissi temporali, momenti psichedelici...
La sua audacia ha pagato: BoJack Horseman ha ricevuto critiche positive sia dalla critica che dal pubblico. Con la sua trattazione onesta dei disagi dei protagonisti ha permesso a tanti spettatori di immedesimarsi nelle loro difficoltà. Intere pagine web sono nate per raccogliere le frasi più memorabili (ad esempio @leperledibojackhorseman su Instagram). Video e articoli sono stati dedicati ad analizzare la serie, i suoi episodi e i suoi personaggi. Insomma, nonostante la giovane età sembra che BoJack Horseman sia avviato per entrare nella cultura di massa.
Per festeggiarne il compleanno, vi parlerò dei dieci migliori episodi (secondo il giudizio personalissimo della sottoscritta) di BoJack Horseman.
Uomo avvisato mezzo salvato: da adesso in poi ci saranno spoiler.
10-1x08: Il telescopio
Scena dalla serie BoJack Horseman (2014-2020)
«Sai qual è il tuo problema? Tu vuoi dipingere te stesso come un uomo buono. Ma nessuno ti conosce come me. E io ti posso dire che non lo sei».
La prima stagione, converranno i fan, è probabilmente la peggiore di BoJack Horseman. Ma dal settimo episodio, e da questo in particolare, iniziamo a percepire un cambio tonale drastico.
BoJack si reca, insieme a Diane, a trovare il creatore della serie che l'ha reso famoso, Herb Kazzaz. Herb era un amico di BoJack, e col suo show gli ha dato la celebrità. Adesso è malato di cancro e il protagonista lo va a trovare per la prima volta dopo anni.
Alternando tra passato e presente l'episodio esplora l'amicizia tra i due, prima che BoJack fosse contaminato dalla fama.
Per tutto il resto della serie si esploreranno le cause della caduta del cavallo nella sua situazione attuale. Per la prima volta veniamo resi partecipi di questo processo, con il primo assaggio delle tante malefatte compiute da BoJack nella sua carriera.
A sorprendere è il finale: dopo una giornata passata in relativa tranquillità, BoJack va a scusarsi con Herb per essersi comportato in maniera scorretta verso di lui... ma Herb non lo perdona. Togliendoci il terreno sotto i piedi, veniamo messi per la prima volta di fronte alle conseguenze delle azioni di BoJack e alla possibilità che non ci sia una facile soluzione ai suoi errori.
Il telescopio è una puntata amara, che fa comprendere allo spettatore che quella che sta guardando non è una semplice sitcom.
9-4x09: Ruthie
Scena dalla serie BoJack Horseman (2014-2020) |
«Vuoi sapere che cosa faccio quando ho avuto una giornata terrificante?»
La puntata si concentra su Princess Carolyn.
In questo punto della serie la vita della intraprendente manager sembra perfetta: il suo lavoro va a gonfie vele, ha un fidanzato amorevole ed è incinta. L'episodio si apre dunque in maniera estremamente positiva. Questo anche grazie alla cornice narrativa: a raccontare la storia è Ruthie, una discendente di Princess Carolyn.
Tuttavia nel corso dell'episodio la gatta perde tutto ciò che le dava gioia. Ruthie ci rassicura continuamente che tutto si risolverà e che ci sarà un lieto fine. E noi aspettiamo, trepidanti, che la nostra manager preferita si rialzi.
Ma questo non succede. Nell'ultima scena, Carolyn confessa a BoJack che in realtà Ruthie è solamente una sua immaginazione, una maniera di affrontare i brutti periodi della propria vita, un meccanismo di difesa.
Ruthie è particolarmente toccante perché per la prima volta vediamo in difficoltà un personaggio che è sempre riuscito ad atterrare sulle proprie zampe, forse l'unico veramente stabile in tutta la storia.
Nonostante la sua (apparente) semplicità, merita una menzione per essere riuscito a catturare una situazione che tutti quanti affrontiamo: quelle giornate in cui tutto va storto e sembra sfuggire al nostro controllo. E come disse una volta il Joker, «Basta una giornata storta» per distruggere psicologicamente anche la persona più forte.
8-4x06: Stupido pezzo di m...a
Scena dalla serie BoJack Horseman (2014-2020)
«Pezzo di m***a. Stupido pezzo di m***a. Sei solo uno stupido pezzo di m***a».
Una cosa che BoJack Horseman fa spesso è metterci nei panni dei suoi personaggi. Quest'episodio è però un unicum: per la prima volta siamo nella testa del protagonista durante la sua vita quotidiana, e non durante una sbornia o mentre è drogato. Il risultato sono 25 minuti di persecuzione ed insulti che il cavallo rivolge a se stesso.
La sequela di improperi inizia dalla primissima battuta che ho riportato qui sopra e che dà il nome all'episodio. Questo incipit ci immerge immediatamente in uno stato d'animo oppressivo che accompagna BoJack sin dal risveglio.
A questi improperi si accompagnano sequenze che sono una materializzazione delle fantasie nate dall'ansia del protagonista. Non per nulla sono realizzate con uno stile molto più approssimativo, che rappresenta il suo disordine mentale.
Con un metodo semplice i creatori della serie sono riusciti a ricreare le emozioni e i meccanismi mentali che chiunque soffra di ansia e depressione potrà riconoscere.
Tuttavia, l'episodio riesce comunque a divertire e a contrapporre momenti più drammatici a situazioni più leggere.
Stupido pezzo di m***a ci avvicina a BoJack più di quanto la serie abbia mai fatto e farà. Questo perché ci rende consapevoli, per la prima e unica volta, di cosa voglia dire effettivamente essere BoJack Horseman ogni giorno. E di quanto la situazione sia sgradevole.
7-6x16: Bello, finché è durato
Scena dalla serie BoJack Horseman (2014-2020) |
«Il senso dell'arte non è tanto ciò che rappresenta, quanto le emozioni che suscita».
Ovvero, l'episodio finale.
Nonostante diversi spettatori ad oggi avrebbero preferito che BoJack Horseman si concludesse con l'episodio precedente (anche quello presente in questa lista), personalmente ritengo che questa sia la perfetta chiusura.
Quasi tutta la puntata si concentra sul matrimonio di Princess Carolyn, durante il quale BoJack incontra dopo mesi i suoi vecchi amici. 27 minuti composti principalmente da tre, lunghi dialoghi con Todd, con Carolyn e, infine, con Diane.
Non solo questo espediente narrativo porta a diverse frasi memorabili, ma permette anche di chiudere definitivamente le vicende personali dei personaggi che abbiamo seguito per 6 anni.
Il tutto è accompagnato da un retrogusto amaro. Questo perché è evidente, come poi verrà esplicitato verso la fine, che quei momenti sono gli ultimi che BoJack spenderà con i suoi amici (come d'altronde lo sono per noi spettatori). Tuttavia all'amarezza si accompagna la speranza, la fiducia che si stanno lasciando questi personaggi in un buon punto da cui possano andare avanti con le proprie vite.
L'episodio finale di BoJack Horseman è un inno alla vita, alla resistenza dell'uomo davanti alle difficoltà e al cambiamento.
Nella sua semplicità, riesce a chiudere la serie non con un botto ma con classe, lasciando allo spettatore la giusta dose di emozione e soddisfazione.
E alla fine, non si può non essere d'accordo col titolo: è vero, è stato davvero Bello, finché è durato.
6-3x04: Un pesce fuor d'acqua
Scena dalla serie BoJack Horseman (2014-2020) |
«Kelsey, in questo mondo terrificante, ci restano solo i legami che creiamo».
Per promuovere il suo ultimo film, BoJack si reca in un regno subacqueo. Qui gli è impossibile parlare. Pertanto quasi tutto l'episodio è muto. Una mossa decisamente audace, per una serie che ha ottenuto tanta della propria fama dai suoi dialoghi.
Tuttavia, nonostante manchino parole ad accompagnare BoJack nella sua avventura in fondo al mar, l'episodio non stanca. I personaggi sono espressivi e permettono di capire perfettamente cosa sta accadendo, e la musica calza a pennello con ciò che ci viene mostrato sullo schermo. Riesce inoltre a bilanciare i momenti più teneri con quelli più riflessivi e tristi, creando una mistura dolce amara che difficilmente la serie è riuscita a replicare.
Temi principali della storia sono l'incomunicabilità, i rapporti umani, e l'importanza delle relazioni che creiamo. Questo argomento si manifesta attraverso il legame che BoJack stringe con un cavalluccio marino appena nato. La loro è una connessione immediata, nata dalla necessità ma probabilmente uno dei legami più sinceri che il protagonista forma durante la serie. Una constatazione più che amara, quando al contrario lo vediamo incapace di parlare in maniera sana con una persona che ha ferito.
Il finale, come tanta parte della serie, è tragi-comico: BoJack si rende conto che avrebbe potuto parlare per tutto quel tempo. Semplice gag o monito rivolto allo spettatore di fare uso della sua voce? Chi può dirlo. Essendo BoJack Horseman, potrebbe benissimo trattarsi di entrambe le cose.
5-5x11: Crisi nella serie
Scena dalla serie BoJack Horseman (2014-2020)
«Vivere è difficile, si sa, Mein Herr: fai della tristezza un nuovo brand!»
La quinta stagione è decisamente la più meta della serie. Negli episodi precedenti a questo l'identità di BoJack è diventata sempre più legata al personaggio che interpreta in una serie televisiva, il detective Philbert. Il cavallo è dipendente da farmaci che gli causano allucinazioni. Si convince che alle sue spalle si stia consumando un complotto e inizia ad investigare su un misterioso messaggio che gli è arrivato.
La puntata ci porta nella mente alterata del cavallo. La premessa ricorda il film anime Perfect Blue: i momenti della serie Philbert e la vita quotidiana del protagonista si confondono. Si raggiungono infine le dimensioni di un incubo persecutivo, in cui neanche noi siamo più certi di cosa sia vero e cosa falso. Il tutto culmina nello shockante, allucinante finale, in cui BoJack compie uno degli atti più deprecabili della propria vita.
Emblematica l'ultima immagine (riportata qui sopra), in cui BoJack ha la soluzione al suo mistero. "Chi sta cercando di incastrare BoJack Horseman?". La risposta è: BoJack Horseman.
Il momento più degno di nota dell'episodio, oltre al finale, è la scena in cui all'interno di un'allucinazione di BoJack la sua costar, Gina, si esibisce in un numero musicale (scena presente qui sotto). Questo riassume il mantra che ha mosso il protagonista sin dall'infanzia, e che ha influenzato la sua insana necessità di apparire: "Non smettere di ballare". Nonostante il ritmo allegro, la canzone nasconde un messaggio decisamente cupo. Una perfetta espressione del tono della serie.
4-4x02: La vecchia casa dei Sugarman
Scena dalla serie BoJack Horseman (2014-2020) |
«Quando si ama si possono provare delle cose, cose terribili».
BoJack deve affrontare una perdita drammatica. Per fare ciò si allontana da Hollywoo ed arriva in quella che era la casa degli Sugarman, famiglia di origine di sua madre. A questo punto la storia si dirama in due direzioni: da una parte BoJack che ricostruisce la dimora, assieme all'aiuto di una libellula scorbutica; dall'altra il racconto della tragica infanzia di sua madre Beatrice e la triste vicenda di sua nonna, Honey Sugarman. Passato e presente procedono su due binari paralleli, dimostrando il ripetersi delle esperienze all'interno della stessa famiglia.
Beatrice ci è sempre stata presentata come un personaggio senza cuore, la madre che ha instillato in BoJack l'odio verso se stesso. Nei flashback di questo episodio iniziamo a capire la causa dei suoi atteggiamenti: anche lei ha alle spalle una storia di trauma infantile.
Il personaggio di Honey Sugarman è probabilmente uno dei più tragici apparsi nella serie, nonostante sia presente in questa sola puntata. La sua storia è anch'essa collegata ad una perdita, quella del figlio durante la Seconda Guerra Mondiale. Il deteriorare della sua condizione getta una luce sul trattamento delle donne negli anni 40 e sui a dir poco dannosi 'rimedi' presi per la salute mentale. Il finale agghiacciante, in cui si scopre che il marito l'ha fatta sottoporre a lobotomia, è effettivamente l'evento scatenante della serie di tragedie che colpirà la famiglia Sugarman-Horseman.
La vecchia casa dei Sugarman apre col botto la stagione, introducendo i temi che la caratterizzeranno: l'ereditarietà, la famiglia e l'inscindibile rapporto tra presente e passato.
3-4x11: Il tempo è una freccia
Scena dalla serie BoJack Horseman (2014-2020)«Il tempo è una freccia, non si ferma mai e non torna mai indietro. Continua ad andare avanti». |
Questo episodio è una sorta di sequel a quello di cui abbiamo appena parlato. Si torna a raccontare di Beatrice, e in particolar modo del suo incontro e la sua relazione con Butterscotch Horseman, padre di BoJack. La narrazione passa attraverso la mente, ormai ottenebrata dalla demenza, della vecchia donna. Mettendoci per l'ennesima volta nei panni di un personaggio, veniamo portati attraverso memorie che si confondono tra loro e che creano connessioni, più o meno evidenti, le une con le altre.
Il tempo è una freccia è uno degli esperimenti stilistici più arditi mai fatti dalla serie. Ogni cosa è curata nei minimi particolari per restituire l'esperienza di una persona malata. Ogni visione permette di cogliere nuovi dettagli: le scritte con le lettere che si spostano, il quadro alle spalle di Butterscotch e Beatrice che cambia mentre loro parlano...
Oltre ad essere un'interessante esperienza visiva, l'episodio completa anche il quadro psicologico di Beatrice iniziato ne La vecchia casa degli Sugarman. Nonostante non venga mai giustificata per le sue azioni, diventa molto più facile, una volta conosciutane l'intera vicenda, provare pietà per questa donna malata e mostrare verso lei gentilezza e comprensione... proprio come fa BoJack alla fine dell'episodio, rompendo il circolo di violenza e odio che ha caratterizzato la sua famiglia.
Difficile non ricordare almeno una scena tratta da questo episodio, decisamente uno dei più suggestivi della serie. Personalmente, la sequenza finale non mancherà mai di darmi i brividi ad ogni visione.
Ma l'episodio che segue è certamente il più suggestivo della serie...
2-6x15: Il panorama a metà strada
Dopo una serie di circostanze che lo hanno portato a venire colpito dalla cancel culture di Hollywoo, BoJack è arrivato ad un nuovo punto basso della sua vita. L'episodio ha luogo in quello che inizialmente sembra essere un sogno del protagonista. In questa sua fantasia BoJack fa cena con le persone decedute che hanno fatto parte della sua vita.
Già dalla sequenza iniziale si percepisce un senso di oppressione e angoscia, che non fa altro che aumentare durante la puntata, mentre lo spettatore assume consapevolezza di ciò che sta davvero accedendo. Il climax, che esplode con l'esecuzione della poesia che dà il nome all'episodio (qui sotto presente), porta ad uno dei finali più cupi della serie. Non credo di esagerare definendo questi i titoli di testa più terrificanti che abbia mai visto.
Il panorama a metà strada è il culmine perfetto della serie, con una rete fitta di richiami agli episodi precedenti (la ripresa delle canzoni, la scelta del vestiario di Beatrice, la presenza nei piatti dei protagonisti dell'ultima cosa che hanno mangiato...). È inoltre saturo di simbolismo e di immagini evocative, più di qualsiasi altro nella serie.
Ma è anche un culmine del percorso di ogni singolo personaggio, ognuno perfettamente riconoscibile e perfettamente in linea con la loro storia e la loro personalità.
Non basterebbero pagine e pagine per analizzare la complessità visiva di questo episodio, e per parlare dell'immenso lavoro compiuto dal team alle spalle della serie.
Ironico che il primo posto spetti, per contrasto, ad un episodio incredibilmente semplice.
1-5x06: Churro gratis
Scena dalla serie BoJack Horseman (2014-2020)« 'Mia madre è morta, e tutto è peggio, ora'. Perché ora so che non avrò mai più una madre che mi guarda dall'altro lato della stanza e mi dice: 'Bojack Horseman, io ti vedo'». |
La sinossi di questo episodio su Netflix recita: "BoJack tiene un discorso durante un funerale". E questo è quello che succede per i successivi 25 minuti: assistiamo alla lunghissima eulogia del protagonista durante il funerale di sua madre.
L'intera puntata è retta dall'interpretazione del doppiatore di BoJack (Will Arnett in inglese, Fabrizio Pucci in italiano). Non ci sono salti di stile, nessuna sequenza psichedelica, solo un uomo che tira le somme del rapporto complicato con la sua famiglia.
Di nuovo, una scelta ardita per una storia pensata per la TV, un mezzo basato sull'azione e sul concatenarsi di eventi. Churro gratis è qualcosa che mi aspetterei di vedere su un palco, non certo sullo schermo del mio televisore. Tuttavia l'episodio funziona grazie a due punti di forza: un ottimo testo e un ottimo interprete.
Il discorso di BoJack fluisce naturalmente intorno all'ultima frase detta dalla madre, "Io ti vedo" ("I see you" in originale). Il cavallo salta di pala in frasca, ora riflessivo, ora crudele, ora scherzoso e ora addolorato. Il tutto culmina con la straziante rivelazione di cosa volesse dire quella frase: Beatrice stava solo leggendo il nome del reparto in cui si trovavano, l'Intensive Care Unit (o ICU). A ristabilire l'equilibrio emotivo arriva però il finale, cinico e tuttavia tremendamente divertente: BoJack si rende conto di aver fatto per 25 minuti l'eulogia nella camera ardente sbagliata. Una tipica BoJackata.
Con la sua estrema semplicità, la qualità di Churro Gratis dimostra come i punti forti di BoJack Horseman siano fondamentalmente due: sceneggiature di qualità e personaggi finemente caratterizzati.
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