Di Alessandra Vita
![]() |
Camila Cabello nei panni di Cenerentola |
"Oh no, un altro film su Cenerentola? Sempre la stessa storia, come vogliono rigirarcela?"
Ammettetelo, alla notizia dell'uscita di questa pellicola anche voi avete reagito così. Eppure questa domanda è concettualmente sbagliata: bisognerebbe infatti chiedersi come mai la storia di Cenerentola venga periodicamente riproposta risultando sempre attuale. Questa giovane che viene dal nulla e che alla fine riesce a raggiungere l'oggetto del suo desiderio continua da secoli a ispirare bambine e bambini. Quella di Cenerentola è prima di tutto una storia sulla ricerca della libertà: il sogno della ragazza non è sposare un principe ma ottenere almeno una serata di libertà e divertimento.
Ed ecco che, partendo da questa base, ogni epoca ha adattato la storia di Cenerentola proprio in base al diverso contesto storico.
Il film del 2021 è uno specchio del nostro tempo ma è comunque un prodotto che non si prende troppo sul serio, ironico e che spesso abbraccia volutamente la strada del trash. Si tratta infatti di un musical con canzoni originali e non: per chi non è avvezzo al genere, nei musical le canzoni servono per mostrare ciò che pensano i personaggi e per portare avanti le azioni. Proprio perché ciò che vediamo in scena durante le performance canore sono spesso "proiezioni mentali" si può dare spazio a ciò che in altri contesti può sembrare stravagante (difatti l'unico personaggio che canta nella realtà del film è stonato come una campana).
Ma di che parla questo Cenerentola?
Innanzitutto la storia non è ambientata in un'epoca e in un luogo precisi ma "tanto tempo fa", in un villaggio molto legato alle tradizioni: ciò permette la creazione di un mondo fantastico non attinente a una realtà storica e che ha alcuni elementi simili al nostro tempo. Ecco perché le canzoni di stampo moderno non stonano nel contesto.
La protagonista della storia è Ella (Camila Cabello), un'orfana che vive insieme alla sua matrigna Vivian (Idina Menzel) e alle sue sorellastre Malvolia e Narissa. Vivian sin da subito viene presentata dal narratore come una donna concreta: la matrigna infatti sogna un buon matrimonio per le figlie perché, come canterà, "we are living in a material world and [she is] a material girl". La donna vorrebbe far sposare anche Ella perché spera di ottenere vantaggi da un suo possibile matrimonio e, anche se le fa fare comunque mille faccende di casa, la fa dormire in uno scantinato ed è spesso rigida con lei, a livello di "possibilità di trovare marito" la tratta al pari delle sue figlie. In generale possiamo dire che questa matrigna sia molto più un'antagonista che una cattiva.
![]() |
Idina Menzel (al centro) in una scena del film |
Ella però ha ben altre ambizioni: la giovane infatti è una aspirante sarta e stilista, che sogna di provvedere a sé stessa grazie al frutto del proprio lavoro. Il villaggio però è antiquato, per le donne è impossibile aprire una propria attività e solo gli uomini e i loro figli hanno dei negozi.
Dall'altro lato della campana vi è il principe Robert (Nicholas Galitzine), considerato dal popolo uno scansafatiche buono a nulla. Suo padre vorrebbe che il ragazzo prendesse presto moglie (meglio se facoltosa) e che facesse continuare la dinastia. Robert però non intende sposarsi per costrizione ma cerca ancora il vero amore. Benché il giovane sappia di essere destinato a regnare e questo non gli dispiaccia, non vediamo in lui la stessa passione che muove la sorella minore, Gwen, che però non viene mai presa in considerazione da nessuno nonostante abbia idee rivoluzionarie.
È chiaro che le strade dei due ragazzi si incroceranno.
Togliamoci subito il boccone amaro e parliamo dei difetti di questo film: sarà che mi piace fare l'avvocato del diavolo ma ritengo questo Cenerentola un prodotto intrattenente e valido. Come ho scritto, se si prende questo film troppo sul serio si finisce per crearsi aspettative troppo alte che poi verranno disattese. Certo, se si prende seriamente un'opera in cui ci sono battute come "non puoi lasciare degli attori nelle segrete senza pubblico: moriranno!" e in cui un principe canta Somebody to love per esprimere il suo dissenso all'essere costretto a prendere moglie, forse si hanno dei problemi di comprensione del testo filmico.
Comunque, ciò che funziona peggio in Cenerentola è la regia: le inquadrature spesso sembrano più uscite da un videoclip. La sceneggiatura, considerando che in certi punti è volutamente trash, è discreta e presenta dialoghi molto naturali, soprattutto tra Ella e Robert, che ho apprezzato. L'adattamento dei dialoghi in italiano invece a volte è proprio imbarazzante, poiché si usano parole che si fanno passare per un "linguaggio giovane" quando invece non vengono utilizzate nel parlato almeno dai primi anni 2000. Ciò è un peccato perché le voci italiane sono quelle di grandi professionisti del settore.
Detto ciò possiamo passare ai motivi per cui dovreste guardare questo film se siete alla ricerca di qualcosa di poco impegnativo e se amate i musical.
![]() |
Camila Cabello e Nicholas Galitzine in una scena del film |
Come ho scritto nel titolo dell'articolo, questo film esprime bene tutti i valori per cui si battono i membri della generazione Z. Non mi piace molto dividere il mondo per generazioni ma in questo caso è necessario farlo, sia perché spesso è il film stesso a riferirsi a questo divario generazionale sia perché il concetto di giovani contro adulti fa parte di Cenerentola sin dal lungometraggio di animazione Disney.
Il principe Robert è ciò che più si avvicina a una principessa Disney come Jasmine di Aladdin: è costretto dal padre a incontrare varie pretendenti ma a lui non interessa nessuna perché vuole sposarsi per amore. Proprio questa sua indolenza al sottostare all'etichetta e all'obbedienza lo rendono oggetto di scherno da parte del popolo, che lo crede un buono a nulla. È importante notare come la canzone del "I want", fondamentale in ogni musical che si rispetti e che illustra il sogno del protagonista, per il giovane principe è Somebody to love: ciò che vuole è qualcuno da amare.
Robert troverà questo qualcuno in Ella: la ragazza è senza peli sulla lingua e ironica ma è gentile e determinata. La canzone del "I want" della giovane invece riguarda il suo sogno di diventare una modista: se ce la fa solo una su un milione, Ella sa che sarà lei quel qualcuno. Il rapporto tra i due si sviluppa in modo genuino: la ragazza fa aprire gli occhi a Robert in merito al fatto che il regno sia basato su un sistema fallace e Robert cercherà di darle una mano a raggiungere il suo obiettivo.
Quando però a Ella viene posto il dilemma tra scegliere tra l'amore e il suo sogno, la ragazza a malincuore, sebbene sia innamorata del principe, non è pronta a rinunciare a tutto ciò per cui ha sempre lavorato e sceglie sé stessa. Il giovane invece si rende conto che scegliere sé stesso vuol dire scegliere Ella. Ed ecco che entrano in scena alcuni dei concetti fondamentali per la generazione Z: innanzitutto non tutte le donne sognano una relazione ma se incontrano l'amore non devono essere costrette a scegliere tra questo e una carriera e poi anche gli uomini possono essere sensibili.
![]() |
Camila Cabello e Billy Porter in una scena del film |
Un lato positivo di questo Cenerentola poi è che gli attori sono anche dei cantanti professionisti con voci meravigliose e alcuni arrivano direttamente da Broadway. Camila Cabello, nonostante questo sia il suo debutto in un film, riesce a dare un'interpretazione convincente. Le canzoni originali sono tutte orecchiabili e anche se non sono dei capolavori, forse grazie al talento dei performer, fanno il loro lavoro. I brani non originali si adattano bene nel contesto del film e si sente che c'è stato un lavoro di arrangiamento alla base. Grande nota di merito per Perfect di Ed Sheeran usata durante il ballo tra il principe e Cenerentola, che nell'arrangiamento a un certo punto viene alzata di un tono e mezzo creando un effetto molto coinvolgente.
I costumi sono tutti molto ben fatti (non so se sia un caso ma quando Robert canta Somebody to love indossa una giacca molto simile a quella di Freddie Mercury). Gli effetti speciali durante la trasformazione della fata madrina e il cambio d'abito di Cenerentola mi sono piaciuti.
In conclusione questo Cenerentola del 2021 è uno specchio della nostra epoca, è un musical intrattenente e sebbene non sia un capolavoro merita almeno una visione. Vi invito dunque a guardarlo quando avrete bisogno di qualcosa di leggero su Amazon Prime Video.
Commenti
Posta un commento