David di Donatello 2021: cerimonia e vincitori

Di Noemi Ferretti


In un periodo particolarmente difficile in cui il cinema, come del resto molteplici altri aspetti di quella che prima era la nostra quotidianità, è stato duramente messo alla prova, la Rai ha permesso a quello italiano di risaltare come protagonista assoluto nelle due ore abbondanti in cui si è tenuta la 66° edizione dei David di Donatello. Trattasi di uno dei più importanti riconoscimenti cinematografici italiani. 

Questa edizione è stata dislocata in due differenti sedi nel rispetto delle norme di sicurezza per l’emergenza COVID-19: il prestigioso Teatro dell’Opera di Roma e lo Studio Nomentano Cinque degli studi Fabrizio Frizzi. 

Il programma è stato trasmesso dalle 21:25 alle 23:55 su Rai 1. Si è aperto con un’esibizione di Laura Pausini, che ha cantato Io sì (Seen), emozionante brano tratto dal film La vita davanti a sé con Sophia Loren.

Le premiazioni si sono aperte con la categoria della miglior attrice non protagonista, con il primo David consegnato a Matilda De Angelis per la commedia drammatica L’incredibile storia dell’isola delle rose. Abbiamo avuto modo di vedere recentemente questa attrice in TV, come protagonista femminile della serie 'Leonardo'.


Matilda De Angelis in una scena de L’incredibile storia dell’isola delle rose

Successivamente si è passati al David per la migliore scenografia, consegnato a Ludovica Ferrario per il film drammatico Volevo nascondermi. Il film tratta della biografia del pittore Luciano Ligabue.

Il terzo David come miglior regista esordiente è andato ad un commosso Pietro Castellitto, per il film I predatori. Il regista, figlio d'arte del più conosciuto Sergio Castellitto, ha vissuto una stagione particolarmente fortunata, quest'anno. Infatti ha anche partecipato da protagonista alla serie Speravo de morì prima nei panni del calciatore Francesco Totti.

Le premiazioni sono continuate con un breve discorso di Claudia Gerini, che ha consegnato il David a Massimo Cantini Parrini come miglior costumista per Miss Marx. Parrini (che ricordiamo essersi occupato anche dei costumi per Pinocchio) ha dedicato il premio a sua mamma Katia, presente con lui ed altrettanto emozionata.

Abbiamo poi assistito alla consegna (virtuale) di un David speciale, assegnato a Monica Bellucci. L'attrice ha ringraziato in collegamento; della sua carriera è stata elogiata l’escalation da Città di Castello fino al panorama internazionale con registi quali Coppola e Tornatore.

E’ stato trasmesso inoltre uno spot, accompagnato dalla sua voce, dedicato all’emozione della sala buia e del grande schermo e dunque alla magia dell’ambiente del cinema, nella speranza di tornarvi al termine dell’emergenza sanitaria.  

Si è passati poi al David per il Miglior attore non protagonista, conferito a Fabrizio Bentivoglio per L’incredibile storia dell’isola delle rose.

E’ stata poi ospitata sul palco Micaela Ramazzotti che ha tenuto un breve discorso sul ruolo dei montatori, definiti come gli angeli del film; il David per il miglior montatore è andato ad Esmeralda Calabria per il film Favolacce.

Proseguendo con la miglior sceneggiatura originale è stato consegnato un David postumo per Mattia Torre (collaboratore anche della serie televisiva Boris) per il film Figli. Ed è stata proprio sua figlia Emma a salire sul palco per ritirare il premio, con un dolcissimo “bravo papà”. Nei suoi ringraziamenti include tutte le persone che le sono state vicine, il suo fratellino e le ostetriche italiane, riprendendo il tema del film. La bambina ha dimostrato enorme maturità, facendo un discorso che ha meritato la standing ovation. 

Segue un altro momento che si è guadagnato la standing ovation: è salita sul palco Sophia Loren, accompagnata dal figlio Edoardo Ponti. Ha infatti vinto il David come Miglior attrice protagonista per La vita davanti a sé; in lacrime ha affermato di non poter vivere senza il cinema e di voler continuare a fare film nonostante l’età avanzata e la lunga carriera alle spalle. Con la voce rotta dall’emozione ha inoltre ricordato i David ricevuti nei decenni della sua carriera, in particolar modo il primo, vinto esattamente 60 anni fa per La ciociara.


Sophia Loren in una scena di La vita davanti a sé


La cerimonia è proseguita con un David alla carriera per Sandra Milo, che nei suoi ringraziamenti ha incluso anche il proprio agente sottolineando l’importanza di queste figure che aiutano gli attori nel proprio lavoro; ha affermato inoltre ridendo che non è mai troppo tardi per ricevere un premio.

Il successivo David è stato consegnato da Kim Rossi Stuart a Matteo Cocco per la Fotografia nel già citato Volevo nascondermi.

Come migliore attore protagonista vediamo Elio Germano, ancora per Volevo nascondermi; nel proprio discorso Germano ha ringraziato chi l’ha aiutato a creare il personaggio di Ligabue nel suddetto film, rivolgendosi a tutti i lavoratori del mondo dello spettacolo, solitamente lasciati nell'ombra.


Elio Germano in una scena di Volevo nascondermi


Per la categoria miglior canzone originale vittoria a sorpresa del brano Immigrato del film Tolo Tolo di Luca Medici, in arte Checco Zalone (ricordiamo che nel videoclip ufficiale della canzone era presente anche Emanuela Fanelli). L'attore, in collegamento, ha scherzato dicendo “se lo sapevo venivo” e chiamando la moglie per annunciare la vittoria. 

Come miglior documentario, Pierfrancesco Favino ha consegnato il David ad Alex Infascelli per Mi chiamo Francesco Totti, dopo aver tenuto un discorso sull’importanza della realtà nel cinema, in quanto è sulla realtà che l’occhio di un autore si allena veramente. Oltre a ciò Favino ha approfittato della propria presenza sul palco per proporre di insegnare a fare cinema come materia scolastiche, confidando nelle generazioni future per avere film nuovi. Nel fare ciò ha lodato anche le capacità oratorie della piccola Emma Torre, intervenuta poco prima. 

La cerimonia è proseguita con il David speciale per Diego Abatantuomo. Alla domanda su quale immagine gli balena in mente se ripensa alla sua carriera, ha risposto descrivendo se stesso sul set circondato dalle persone a cui vuole bene. 

La già premiata Matilda de Angelis ha consegnato poi il David come Miglior acconciatore ad Aldo Signoretti, sempre per il film Volevo nascondermi

La miglior regia ha visto nuovamente Volevo nascondermi come film vincitore, con il David al regista Giorgio Diritti. Il regista ha dedicato la propria vittoria a Ligabue, la fonte di ispirazione senza cui il film non sarebbe mai esistito.

Vittoria Puccini ha poi tenuto un discorso sull’importanza della musica come “luogo” al quale vengono affidate le voci degli attori; anche per il miglior suono è stato premiato il team del film “Volevo nascondermi”.

Successivamente è salito sul palco Enrico Brignano che, scherzando come è consueto nella sua espressione artistica di comico affermato, ha dedicato un tributo a Gigi Proietti che ci ha lasciati meno di un anno fa. L'annuncio del 'premio Gigi Proietti' è stato accompagnato dalle note della canzone 'Nun je dà retta Roma', interpretata da Proietti nel film 'La Tosca' di Luigi Magni. A questo tributo è seguita l'ennesima standing ovation della serata.


Gigi Proietti canta Nun je dà retta Roma ne La Tosca


Per la categoria del miglior truccatore sono stati premiati Luigi Ciminelli, Federica Castelli e Andrea Leanza per Hammamet; il David è stato consegnato da Benedetta Porcaroli che ha sottolineato l’importanza di queste figure nel cinema. Infatti loro permettono agli attori di entrare maggiormente nei propri personaggi diventando quasi dei confessori dietro le quinte. 

La miglior sceneggiatura non originale ha visto vincitori Marco Pettenello e Gianni di Gregorio per il film Lontano lontano; il David per il miglior compositore è andato al gruppo Gatto ciliegia contro il grande freddo e ai Downtown boys per Miss Marx.

Il David giovani, basato sui voti di studenti delle superiori, è stato assegnato al film drammatico 18 regali. Il film ha la regia di Francesco Amato e la protagonista è Benedetta Porcaroli. Nel suo discorso, oltre a dimostrare una sincera sorpresa, il regista ha ringraziato moglie e figli.

Il David per il miglior cortometraggio è destinato ad Anne; per la categoria miglior effetti visivi abbiamo invece premiati Elisabetta Rocca e Stefano Leoni per L’incredibile storia dell’isola delle Rose; come miglior produttore il premio è andato a Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Miss Marx.


Una scena di Anne


Infine la giornalista Piera Detassis, in un discorso conclusivo, ha ricordato l’esibizione dei David dell’anno scorso trasmessa da remoto. Si è congratulata con gli operatori sanitari e tutte le altre figure che hanno permesso quest’anno di tenere la 66° edizione su un palcoscenico, pur dovendo rispettare le norme di sicurezza. Affermando infine che l’arte è un modo per vedere il futuro, ha rinnovato l’invito già esposto precedentemente da Pierpaolo Favino di far studiare un po’ di cinema nelle scuole, in modo da avvicinare maggiormente i giovani a questo mondo. 

Gli ultimi, ma non ultimi per importanza, David della serata sono andati a 1917, film di Sam Mendes, come miglior film straniero ed a Volevo nascondermi come miglior film. Il regista, Giorgio Diritti, al momento di ritirare il premio ha posto un breve confronto fra la nostra situazione, chiusi in casa, e l’ipotetica situazione in cui si sarebbe trovato il pittore Antonio Ligabue, di cui il film ricostruisce la vita, non possedendo una casa in primo luogo. 

Piera Detassis e Carlo Conti hanno chiuso la serata lasciando la scena al terzo tributo ad Ennio Morricone. Durante la consegna dei David, infatti, Andrea Morricone, figlio del compositore e direttore d’orchestra che ci ha lasciato a luglio dell’anno scorso, ha diretto commoventi tributi al maestro. Nello specifico l'Orchestra Roma Sinfonietta ha eseguito il Love Theme da Nuovo Cinema Paradiso, Deborah’s theme da C’era una volta in America e, in conclusione, Gabriel's oboe da Mission. Questi momenti hanno permesso alle opere di Morricone di risaltare nuovamente in questa cerimonia che già tante volte l’aveva insignito di premi come Compositore.


Love Theme da Nuovo Cinema Paradiso


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