Di Alessandra Vita
Immaginate un binario percorso da un treno impossibilitato a frenare. Poco più avanti su questo binario vi sono cinque persone legate che non possono muoversi. Si potrebbe deviare il treno su un secondo binario sul quale però vi è un'altra persona legata e impossibilitata a muoversi. Deragliereste il treno uccidendo una persona per salvarne cinque?
Questo dilemma non è altro che un esperimento mentale di filosofia etica formulato nel 1967 dalla filosofa inglese Philippa Ruth Foot: e proprio su un quesito simile si basa Old, il nuovo film di Shyamalan.
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Una scena del film Old |
Ma di che parla Old?
Protagonista della vicenda è una famiglia composta da una coppia (Guy e Prisca, interpretati rispettivamente da Gael García Bernal e Vicky Krieps) e dai loro figli, Trent di 6 anni e Maddox di 11. La storia comincia quando la famiglia si reca in vacanza in un resort trovato online. Il rapporto tra Guy e Prisca è in crisi, per cui i due hanno organizzato questa vacanza per preparare i bambini alla notizia del loro divorzio. I proprietari del resort suggeriscono a loro e ad altri ospiti del posto (Charles, un dottore, sua moglie Chrystal e sua figlia Kara, Jarin e Patricia, lui infermiere e lei psicologa, e il rapper Mid-Size Sedan) di visitare una spiaggia poco distante, circondata da rocce. Il gruppo però, una volta giunto sul luogo, si rende conto che il telefono non prende e che uscire da quel posto è impossibile. Nel frattempo iniziano ad accadere eventi strani. La compagnia scopre infatti che le rocce intorno alla spiaggia provocano un effetto che porta le cellule dei loro corpi a invecchiare: mezz'ora sulla spiaggia equivale a un anno di vita.
Sebbene l'inizio del film possa sembrare un po' troppo frettoloso, in realtà ciò funziona bene ai fini del racconto. Lo spettatore infatti si sente uno del gruppo: impara a conoscere i membri della compagnia proprio mentre essi stessi iniziano a scoprirsi. Nonostante la pellicola duri 108 minuti, il ritmo quasi frenetico degli eventi mantiene sempre alta l'attenzione. Solitamente mettere troppa carne sul fuoco non è un pregio per una storia ma in questo caso, proprio per il fatto che lo spettatore deve assistere a vite intere di diversi personaggi, il veloce susseguirsi degli eventi è giustificato.
La parte più degna di nota è per l'appunto la crescita (dal punto di vista fisico e psicologico) dei personaggi.
I bambini diventano grandi quasi senza accorgersene: sono molto interessanti i discorsi che essi fanno in merito alle loro menti che cambiano. Maddox si rende conto che i suoi pensieri sono mutati, ora hanno più colori ma sono sfumati, mentre quando era piccola avevano meno colori ma erano più brillanti. Anche Kara si accorge che la sua mente sta cambiando e che ora fa più pensieri contemporaneamente. Il film riesce a mostrare quello che è l'abbandono dell'infanzia.
Da qui l'articolo conterrà spoiler.
Diventati adolescenti poi, Trent e Kara consumano un rapporto sessuale. Ciò accade d'istinto, in uno dei pochi momenti di stasi che offre il film. Però, a causa della loro inesperienza, Kara rimane incinta, partorendo dopo pochi minuti un bambino che non riesce a sopravvivere. Amara e tragica è poi la scena in cui Guy cerca di spiegare a Trent come nascono i bambini, proprio dopo che il ragazzo ne ha concepito uno inconsapevolmente. Guy dice al figlio di non aver avuto tempo di spiegarglielo prima e questa frenesia è percepita dallo spettatore che, grazie al ritmo del racconto, si sente nella condizione dei personaggi.
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Kara (Eliza Scanlen) in una scena del film Old |
Ognuno dei protagonisti dunque, in un giorno, inizia a invecchiare sulla spiaggia. È interessante come ognuno di loro sia caratterizzato in modo diverso: Chrystal, che è sempre stata fissata per la bellezza e che a inizio film esorta la figlia a tenere la schiena dritta, si ammala di osteoporosi e cifosi e, dopo che il marito le dice di truccarsi, capendo di stare invecchiando, impazzisce e si nasconde dal gruppo. Charles, che era un uomo razionale, diventa affetto da schizofrenia. Guy e Prisca iniziano ad avere rispettivamente problemi di vista e udito: i due che a inizio film volevano divorziare, ora sono indispensabili l'uno all'altro. In queste loro malattie, quasi con un'ironia tragica, vi è una sorta di contrappasso.
Molto toccante e interessante fonte di dibattito è poi il momento in cui, ormai anziani, Prisca e Guy affermano di non ricordare più il perché stessero litigando. Anche se i due non troveranno salvezza, l'esperienza sulla spiaggia dà loro modo di vivere un'intera vita insieme e di superare le loro divergenze. Il film mostra quanto siano sciocchi i piccoli litigi se messi in confronto con ciò che è una vita.
Per quanto riguarda il finale, non scriverò se qualcuno riuscirà a salvarsi o meno. Ciò su cui vale la pena concentrarsi è la domanda: che cos'era quella spiaggia?
Come ho scritto, ogni personaggio soffre di una particolare patologia: una coincidenza piuttosto strana. E infatti non è una coincidenza: la spiaggia è un luogo di sperimentazione clinica. Il resort accetta come clienti solo persone affette da malattie per usarle come cavie. Per verificare la durata di un farmaco per curare una delle loro patologie l'isola è l'ideale: si sacrificano alcune vite per trovare delle cure efficaci e salvarne potenzialmente molte altre. Ed ecco qui una versione del dilemma etico che proponevo all'inizio: è giusto uccidere poche persone per salvare la vita di un numero maggiore di gente?
A livello tecnico il film adotta delle scelte interessanti: dalle inquadrature sfocate per mostrare la perdita della vista di Guy, al sonoro ovattato (figlio della scuola di The sound of metal) per la progressiva sordità di Prisca, tutto è curato nei minimi particolari. E ogni dettaglio mostrato dalla macchina da presa è fondamentale.
A questo punto non posso fare altro che invitarvi al cinema a guardare Old, un film che per la sua struttura vi permetterà di apprezzare appieno l'esperienza del grande schermo.
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