"Turning Red", parole chiave: unicità, verità e progresso

Di Fhe Pacifico

Turning Red (in italiano Red) è il venticinquesimo film d’animazione della Pixar Animation Studios. Disponibile dall’11 marzo su Disney+, è il primo lungometraggio diretto da Domee Shi dopo il successo del suo corto Bao. Anche per il suo nuovo film, la Pixar decide di continuare sul suo tracciato e come nei suoi successi precedenti (sono un esempio Inside Out di Pete Docter, Luca di Enrico Casarosa e Onward – Oltre la magia di Dan Scanlon) riprende una questione fondamentale: la scoperta e l’apprezzamento di sé stessə e la relazione con la famiglia.

Scena dal film Red (2022)

Al centro del film troviamo Meilin “Mei” Lee (doppiata da Rosalie Chiang), una ragazza cino-canadese di 13 anni, studentessa prodigio e orgoglio di qualsiasi genitore. Da un giorno all’altro Mei acquisisce il gene della famiglia: qualsiasi emozione forte la fa trasformare in un gigante panda rosso. La protagonista, quindi, è costretta a intraprendere un viaggio verso la scoperta di questa nuova parte di sé, della sua gestione e del suo apprezzamento. 
Si affaccia anche una seconda complicazione: ciò che la madre, Meig Lee (Sandra Oh), desidera per la figlia non è più perfettamente sovrapponibile con quello che Mei vuole realmente. Shi ci apre la porta ad un universo in cui è stata costantemente rilegata: una battaglia tra genitori e figliə asiatici, con il peso delle aspettative che combe sulle loro spalle. 
«Ero nervosa all’idea di mettere in scena i momenti imbarazzanti e drammatici della mia vita. Ma le buone storie provengono da un vero luogo di vulnerabilità» (1) afferma la regista. La stessa Sandra Oh sottolinea di aver vissuto il problema: «Ho un ottimo rapporto con mia madre, e so che non tutti lo hanno. Ma io ce l’ho, e non posso impedirle di essere sé stessa e non la fermerò, ma l’apprezzerò. E non farò ciò che lei vuole che io faccia perché io non sono fatta così. Ciò sottolinea il legame che da sempre abbiamo con le nostre madri asiatiche, molto, molto difficili da soddisfare» (2).

Scena del film Red (2021)

Il fascino di Red è un insieme di deliziose idee che portano il film a divenire una succulenta pietanza. La rappresentazione veritiera della crescita e di come ciò si scontri con il mondo che ci circonda, ormai troppo stretto, è solo una delle tante. A fianco ad essa possiamo trovare l’animazione, i riferimenti alla cultura asiatica, delle nuove rappresentazioni, anche se minime. Il tutto permette di creare un’opera unica che affascini e faccia sentire apprezzatə e rappresentatə ogni persona del pubblico. Ma andiamo per ordine.

L'ANIMAZIONE: UN VIAGGIO NELLA CULTURA ASIATICA

Il mondo Pixar vede già con il film di Enrico Casarosa, Luca (2021), l’unione dell’animazione 3D con l’arte asiatica e la semplicità dell’animazione 2D. Nonostante ogni film animato porta a nuove domande, risposte e soluzioni che stravolgono l’animazione precedente guardando verso il futuro, in Red lo sguardo verso il nuovo è possibile osservando il passato. Per tal motivo viene trasportata nell’animazione il patrimonio culturale della protagonista, riuscendo così a soddisfare la richiesta di Domee Shi di «creare qualcosa di unico» (3): «Mei è l’unione della cultura Canadese e Cinese, per tal motivo volevamo egualmente onorare lo stile d’animazione occidentale e orientale. Abbiamo quindi preso ispirazione dagli anime classici dalla fine degli anni 90 fino ai primi 2000» (4)

Fonte: Pixar Animation Studios

L’influenza del mondo degli anime parte già nella scena rallenty dove Jin Lee (Orion Lee), il padre di Mei, sta cucinando. Negli anime vi sono molte scene in cui si presta attenzione alla cucina e alla realizzazione dei piatti, tanto da divenire un elemento estetico richiesto dal pubblico. Ma l’altra caratteristica ricorrente è l’uso degli occhi grandi e con espressioni esagerate che diventano da soli un modo per comunicare non verbalmente. I riferimenti al mondo degli anime e dei manga è visibile anche dai disegni che la stessa Mei fa di lei e del ragazzo che le piace o da dirette citazioni ad alcuni degli anime più famosi, come Attack on Titan e Sailor Moon, in una delle scene finali.

PER NON SENTIRSI SOLƏ

Red non guarda solo il passato per realizzare uno stile unico, ma ripesca dalla vita della regista anche aneddoti, momenti tristi per creare un universo in cui, sia se hai già vissuto una situazione, sia se la stai vivendo o se la vivrai, sai che non sei solə. E credo che sia proprio questo che lo rende uno dei film migliori mai realizzati al mondo: comunica direttamente con chiunque, indipendentemente dall’età, da cosa sta vivendo, da chi è, dal suo credo, dalle sue passioni, e ricorda che quello che prova è importante e vale. E oggi giorno un discorso del genere riferito direttamente ai bambinə è quello di cui c’è bisogno. Per sviluppare questo argomento, Domee Shi porta sullo schermo diversi momenti della vita.

Fonte: Pixar Animation Studios

Il primo centrale momento riguardo le emozioni. Mei vive uno dei passaggi più spaventosi per una giovane ragazzina, passa dall’essere la “bambina di mamma e papà”, vivendo intorno ai propri genitori, a divenire una persona autonoma (per quanto lo possa essere una ragazzina di tredici anni), consapevole di quello che vuole e che cerca di scoprirsi. Ma ciò significa che deve conoscere anche la parte negativa di sé. Mei si trasforma in un panda rosso quando prova qualcosa, sia nel caso di emozioni felici, sia se si tratta di rabbia o paura. Nel corso del film scopre che queste emozioni non sono spaventose, non sono qualcosa da cui fuggire, ma sono da conoscere, sono da vivere, sono da amare e sono parte di lei. 
Penso che sia importante la scena finale nella quale sceglie di accettare il suo Panda, diversamente da sua madre e dalle sue zie, perché Mei non può essere Mei senza anche queste emozioni. Questa scelta fa comprendere ai bambini che quello che provano non è sbagliato, essere tristi o arrabbiati non è qualcosa da reprimere. 
Il film si colloca in un periodo nel quale finalmente si presta attenzione alle emozioni di ognunə e ci si interessa della salute mentale di ogni persona. Si posiziona così come un nuovo scalino della società, un nuovo passo verso persone più felici, non perché li venga obbligato, ma perché sanno cosa significano anche quei momenti negativi che si vive. Ed è importante iniziare questo discorso parlando alle più piccole generazioni.

Fonte: Pixar Animation Studios

Altro episodio fondamentale sono i riferimenti diretti alle mestruazioni. Quando Mei si chiude in bagno spaventata, la madre pensa (e in parte spera) che sia arrivato il momento delle sue prime mestruazioni. Viene messo in scena una di quelle situazioni spaventose per i e le giovanə ragazzinə inconsapevoli che molte volte vengono lasciatə allo sbaraglio senza un minimo di informazione. 
Come nel caso dei sentimenti, anche questo è un passo fondamentale per la nostra società. Si evidenzia come le mestruazioni siano una parte della vita di alcune persone: parlarne in un film diretto principalmente ai bambini e alle bambine abbatte così la visione di quello che è ancora un taboo. Un altro passo positivo vero il miglioramento, verso una società e delle persone più consapevoli, una generazione che si accetta.

Sono interessanti e importanti anche la rappresentazione di persone diverse tra di loro. Non solo lo stesso gruppo di amiche di Mei è formato da persone con culture e fisionomie diverse tra di loro, ma anche i personaggi secondari sono particolari e unicə. In molte scene possiamo vedere persone con l’hijab o con i patch per il diabete. Anche se sembrano minimi elementi di poca importanza, è solo uno scalino in più sulla scala del miglioramento. Domee Shi decide di far sentire rappresentatə chi fino a quel momento una propria rappresentazione non l’aveva mai avuta o poteva solo trovarla in negativo.

Fonte: Disney\Pixar

UNICITÀ, VERITÀ E PROGRESSO

In un’ora e quaranta minuti vengono messe in scena nuove realtà ben rappresentate, si parla di emozioni, sentimenti, famiglia, e di se stessə. Red si posiziona così come uno dei film d’animazione pilastro di una nuova generazione: più attenta, più consapevole e maggiormente aperta al dialogo. 

Il film, insieme a Luca e Encanto si discosta da tutti quei precedenti film d’animazione dove si sottolineava il “vissero felici e contenti” come l’incontro con l’amore della propria vita, la felicità ricercabile solo in un’altra persona. Questi nuovə registə decidono di aprire le porte ad un altro universo, uno in cui il centro siamo noi. Ci si discosta da Cenerentola, (1950) Biancaneve e i sette nani,(1937) La Bella Addormentata nel bosco (1957) e si riprendono i passi di film come Inside Out, Big Hero 6 (2014), Ribelle – The Brave (2012), parlando di dolori, sentimenti, depressione, autodeterminazione, costruendo le basi per una generazione capace di gestire tutto ciò o almeno consapevole che non ci sia nulla di male in quello che si prova. 

Scena dal film Red (2021)

Questi nuovi film ci mostrano persone con fisionomie diverse, con pensieri unici tra di loro, con traumi, persone vere, persone che gli spettatori possono essere. Ci troviamo davanti a mondi unici, a mondi veri e a mondi il cui obbiettivo è creare nuove persone, abbattere i taboo che hanno distrutto e tenuto nell’oscurità quel tratto della nostra vita. Sono mondi dove si cercano di inserire, film dopo film, i mattoni per la costruzione di una realtà più vivibile, mondi in cui l’obiettivo è progredire verso il meglio. 

Credo che si possa affermare che siamo finalmente davanti ad un nuovo modo di comunicare, le cui parole chiavi sono: unicità, verità e progresso. Il mondo che ci serve.

Bibliografia:
(1) Power, T. Turning Red is Pixar’s pioneering anime movie that'll make you relive your youth in “TechRadar – The Source for Tech Buying Advice”, 12 marzo 2022 (ultimo accesso: 30 aprile 2022)
(2) Reif, A. The Themes of Pixar’s “Turning Red” in “LaughingPlace”, 10 marzo 2022 (ultimo accesso: 30 aprile 2022)
(3) Cfr nota 1
(4) Ivi


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